sabato 21 febbraio 2015

BOLOGNA - Una conferenza del prof Eugenio Riccomini, il primo evento di Pro Bononia

Pro Bononia
associazione culturale

Felsina, Bononia, Bologna sono le denominazioni con la quali la nostra città ha attraversato i secoli della storia, tramandando attraverso le popolazioni che si sono susseguite, un patrimonio culturale particolarmente ricco, articolato e dinamico: non è stato per caso che a Bologna sia nata la più antica Università d'Europa, né che i più importanti scrittori dell'800, “i grandi viaggiatori”, facessero tappa a Bologna per visitarne i palazzi ricchi di opere d'arte che facevano “tendenza”.
Un patrimonio inestimabile, che - affinché non si disperda - deve essere rispettato e costantemente valorizzato e divulgato nelle sue tante articolazioni e condiviso con tutti, soprattutto a beneficio delle le future generazioni.
La straordinaria accelerazione nei cambiamenti dei modi di vivere individuali e collettivi accentua il bisogno di non disperdere i lasciti che ogni comunità eredita, conserva e trasforma, soprattutto in una società come l'attuale, sempre più composita ed eterogenea, che necessita di evolvesi in una pluralità culturale che tenga conto delle diversità dei conviventi, ma anche nella condivisione di un'identità radicata, per concorrere a progettare e pianificare un futuro condiviso, superando incomprensioni e ostilità.
Conoscere e stimare il patrimonio di una comunità significa divenire “eredi e protagonisti”, trarre un senso di appartenenza ad una eredità culturale della quale si è partecipi, fruitori e responsabili. Un progetto apparentemente visionario, ma l' Associazione culturale Pro Bononia si è recentemente costituita prprio con la finalità di unire e dare voce alle figure e alle competenze in grado di valorizzare il patrimonio ambientale, culturale, storico-artistico, scientifico e musicale di Bologna e del suo territorio.
L'associazione inizia la sua attività con due conferenze affidate al professore Eugenio Riccomini,  grande storico dell'arte, che traccerà il profilo della pittura bolognese, che egli ha tratto dalla famosa prolusione che Roberto Longhi (insigne critico d'arte, per molti anni titolare della cattedra di storia dell'arte dell'Università di Bologna) tenne all'apertura dell'anno accademico 1934-35 dal titolo “Momenti dell'arte bolognese ed emiliana”.
Il primo appuntamento previsto in Cappella Farnese, è  il 24 febbraio alle ore 17.00, con il titolo “Da Cimabue ai Carracci” . Clara Cremonini