martedì 30 luglio 2013

BOLOGNA - Presentata l'indagine congiunturale di Confcooperative Emilia Romagna

Nonostante la crisi economica generale, il mondo della cooperazione continua a resistere e conferma la sua  posizione come punto di riferimento per il tessuto sociale ed economico. Queste le conclusioni tratte da Confcooperative Emilia Romagna alla presentazione  dell' indagine congiunturale, unitamente ai dati del primo semestre 2013.
Confcooperative Emilia Romagna è rappresentata da 70 mila addetti per un fatturato globale di 12 miliardi di euro.
La stabilità del fatturato, con una tendenza ad una crescita positiva, emerge da un 64% delle cooperative che si mantiene stazionaria, mentre un 20% dichiara un incremento, e solo un 8% ha denunciato di non aver fatto investimenti.

Per valutare lo scenario in maniera più dettagliata bisogna precisare che sono tre i settori presi in considerazione e che costituiscono il mondo cooperativo: Fedagri, per il comparto dell’agroalimentare  Federsolidarietà e Produzione e lavoro.
Fedagri per quanto riguarda il fatturato dichiara un trend positivo, così anche per il settore degli addetti supportato da un aumento dell'export,sbocco diventato quasi obbligatorio.
Federsolidarità lamenta una leggera flessione del fatturato, ma è stabile negli addetti, l’impegno in questo settore la Confcooperative  Emilia Romagna è in crescita. Infatti va sottolineato l’impegno messo nell'internazionalizzazione,come per la recente la Settimana della Cooperazione  svoltasi a Seul in Corea del Sud dove sono stati avviati rapporti di collaborazione per la realizzazione di cooperative, realtà sconosciuta in quel paese. Analogo impegno é stato messo in Colombia dove Confcooperative  Emilia Romagna ha partecipato ad una missione finalizzata a verificare le condizioni per il trasferimento dell’esperienza delle cooperative agricole italiane a favore dello sviluppo della piccola proprietà terriera colombiana.  
Tornando all’analisi della congiuntura, l’ultima indagine di Confcooperative Emilia Romagna evidenzia un sentiment sostanzialmente positivo per quanto riguarda l’occupazione, che complessivamente risulta stabile, ma con tendenze diverse per i tre principali settori produttivi del sistema Confcooperative.
Il presidente regionale di Confcooperative Massimo Coccia ha sottolineato che:” Le cooperative  stanno reagendo con determinazione alla congiuntura economica negativa, mettendo in campo le proprie risorse e facendo leva sui propri ideali di mutualità, solidarietà, coesione sociale, radicamento sul territorio e coinvolgimento delle giovani generazioni”.
Livia Elena Laurentino