E' andata
in scena ieri sera all'Arena del Sole, la prima nazionale de “il Cappotto”, di
e con Vittorio Franceschi, superbo interprete della parola, affabulatore
immaginifico, maestro dell'arte teatrale, attore, regista e autore, docente
della Scuola di recitazione “Galante Garrone”, che ancora una volta stupisce il
pubblico bolognese con la sua elaborazione del racconto di Nikolaj Vasil`evič
Gogol`, uno dei più famosi della produzione letteraria mondiale.
E' la
storia di un copista che vive tranquillamente il proprio essere anonimo, felice
di poter copiare in bella calligrafia quello che altri avevano scritto, fino a
quando non è costretto, più dalle convenzioni sociali che dal reale freddo, a
comprarsi un cappotto nuovo, perchè il vecchio è talmente logoro e liso da non
essere più portabile. Una inaspettata gratifica più i risparmi di tutta una
vita, consentono ad Akàkij Akàkievič Bašmačkin - il nostro protagonista -
l'acquisto di questo indumento che gli fa vivere un breve momento di gioia, ma
solo un momento, perchè invitato dai colleghi ad una festa, viene derubato del
cappotto mentre torna a casa. Da qui la ricerca di una vana e quasi
irraggiungibile giustizia fino a che non lo coglie la morte.
Franceschi
ha rispettato la trama fino a questo punto, aggiungendo ex-novo dialoghi e
personaggi, cercando di dare verità ad
una vicenda ambientata a Pietroburgo nel 1842, ma molto attuale, utilizzando la
lingua odierna. Il risultato è stato felicemente accolto dal pubblico che alla chiusura del sipario ha a lungo
applaudito.
Abilmente
diretti da Alessandro D'Alatri, affiancano Franceschi un eccezionale cast di
attori, a cominciare da Umberto Bortolani e Marina Pitta (il sarto Grigòrij
Petròvič e la moglie Olga), alla padrona di casa, Federica Fabiani e a tutti
gli altri.
Repliche
fino a domenica 10 novembre. Clara Cremonini
info biglietteria: tel.051.2910910 -
www.arenadelsole.it