Gli oggetti esposti sono stati messi a disposizione dal Museo della Comunicazione “G. Pelagalli”, classificato Patrimonio UNESCO della Cultura
La mostra inaugurata lo scorso agosto da Enrico Postacchini, presidente dell'Aeroporto di Bologna, e da Giovanni Pelagalli, fondatore del Museo della Comunicazione, è visitabile tutti i giorni con ingresso libero e gratuito.
La città di Bologna non si vanta spesso di questo geniale inventore ed imprenditore ammirato ed apprezzato in tutto il mondo, che qui è nato, nell'abitazione di campagna - Villa Griffone di Pontecchio - ha fatto la sua prima scoperta e qui ha voluto essere sepolto.
Felice la scelta di intitolare a Guglielmo Marconi l'Aeroporto di Bologna, classificato oggi come aeroporto strategico nell'area Centro-Nord, è il settimo aeroporto italiano per numero di passeggeri (quasi 7 milioni nel 2015 di cui il 75% su voli internazionali) ed il quarto in Italia per connettività mondiale.
Sono esposti nella mostra:
un radio-ricevitore originale “Marconi” modello V 1, costruito in Inghilterra nel 1923, ed un diffusore acustico “Marconi”, detto “a manica di camicia”;un radioricevitore originale “Marconi”, detto “treno di Marconi”, costruito dalla “Marconi Canada” negli anni 1910-'20, costituito da tre pezzi separati, raccolti e uniti in un unico pezzo da “” maschera in bachelite nera;
un tasto telegrafico originale “Marconi” di inizio '900;
una cuffia radiofonica originale “Marconi” anni '20;
due scatole di cartone anni 1920-'30 per “Valvole Marconi”;
due valvole originali “Marconi”anni 1920-'30 montate su zoccoletti in legno.
Nei prossimi mesi gli oggetti saranno sostituiti con altri, sempre provenienti dal Museo “G.Pelagalli”, che con 12 settori museali e oltre duemila pezzi, ripercorre 250 anni di storia della comunicazione radio-video-audio-bit-musicale. Clara Cremonini