giovedì 29 settembre 2011

BOLOGNA - Presentazione dell'indagine congiunturale di Confcooperative


Dall'inizio della crisi,nonostante le variazioni negative del mercato, il sistema di Confcooperative,ha avuto sempre un trend pressochè positivo. Tuttavia in questi ultimi mesi ci sono alcuni comparti che sono in difficoltà." E' arrivato il momento di capire che bisogna scrivere una nuova pagina" ha detto Maurizio Gardini,presidente Confcooperative Emilia Romagna, introducendo l'indagine realizzata dal Centro studi di Unioncamere, "la tassazione attuata dalla manovra fiscale è iniqua".
Nel 2010 il mondo cooperativo ha avuto un incremento di un +1,6% sull'occupazione,ma il futuro si palesa molto preoccupante. Lo scenario internazionale vede l'Italia senza prospettive di crescita per i prossimi anni,e tutto questo si ripercuote a caduta sulle regioni e sulle province. La metà delle imprese cooperative ha difficoltà ad avere dei finanziamenti,ponendole in uno stato di sofferenza a fronte di una tassazione del 13% sull'Ires, e del 3% per le cooperative agricole e sociali.
Il quadro generale del mondo cooperativo vede comunque un buon andamento per il comparto lattiero - caseario, bene anche per il vitivinicole che grazie all'esportazione ha un momento di serenit, mentre la crisi pesante la vive il settore ortofrutticolo e il suinicolo, meglio il cerelicolo e le barbabietole.
In definitiva le piccole cooperative tengono il mercato meglio delle medie e grandi, tuttavia l'obiettivo è quello di promuovere la crescita consortile, il più possibile ancorata al territorio.
Tra le proposte di Confcooperative c'è quella di proporsi come interlocutori con la Regione per la gestione del trasporto pubblico su gomma, in quanto secondo i dati in possesso di Confcooperative, che in parte gestisce alcune linee sussidiarie, si dimostra la fattibilità di poter risparmiare il 30% sui costi di gestione, mantenendo lo stesso standard qualitativo.
Livia Elena Laurentino