venerdì 5 giugno 2015

COPROB leader italiano nella produzione di zucchero chiude il 2014 con un fatturato di 255 milioni di euro.


“La più pazza tra le imprese " così la definiva il senatore Giovanni Bersani, che negli anni '60 prendendo ad esempio la cooperazione del Nord Europa, in un' Italia improntata sull’ imprenditoria privata, diede il via a quella che attualmente è COPROB. L'intuizione di allora si è rivelata vincente e la cooperativa dei bieticoltori oggi è leader in Italia e compete sul mercato europeo con i colossi mondiali dello zucchero.
Il 52°bilancio, con un fatturato di 194 milioni di euro ed un utile di 1 milione, è stato approvato con soddisfazione dai soci aderenti, nonostante il mercato denunci ancora qualche difficoltà. Nel 2008 i soci erano 3502, a distanza 6 anni, con un aumento del 67%, sono saliti a 5845.
Il 2014 è stato un anno da record sotto diversi punti di vista:
la produzione delle bietole è stata di oltre 2 milioni e mezzo di tonnellate, quasi il doppio del 2013,  ed anche la resa per ettaro è stata elevatissima, nonostante un andamento climatico non ottimale. 
Nel 2014 COPROB ha portato avanti altre attività: ha raffinato zucchero greggio per conto terzi pari a 50 mila tonnellate e per il 2° anno ha prodotto energia elettrica da biogas, inoltre ha costituito una nuova filiera per le biomasse che entro l' anno produrrà energia e prosegue l’attività di ricerca per la produzione della bioplastica.
L'andamento del mercato dello zucchero non è positivo, con un calo del prezzo del 30% a causa dell’eccedenza di produzione mondiale, del calo del petrolio e della svalutazione della moneta brasiliana, tuttavia COPROB è risultata il 2°player con il 23% delle vendite sul mercato italiano che consuma 1.700 tonnellate di zucchero di cui solo il 25% è di filiera nazionale.
Il bilancio 2014 è quindi positivo, anche se i soci non avranno ristorno, ma un dividendo pari all' 1%.
Gli obiettivi futuri di COPROB sono difendere:
·     le quote di mercato, quindi mantenere la posizione sul mercato italiano
·     aumentare la competitività dell'azienda per ridurre i costi
·     migliorare la filiera italiana e sviluppare partnership tra le imprese per la tutela del prodotto.
Livia Elena Laurentino