“La più pazza tra le imprese " così la
definiva il senatore Giovanni Bersani, che negli anni '60 prendendo ad esempio
la cooperazione del Nord Europa, in un' Italia improntata sull’ imprenditoria
privata, diede il via a quella che attualmente è COPROB. L'intuizione di allora
si è rivelata vincente e la cooperativa dei bieticoltori oggi è leader in Italia
e compete sul mercato europeo con i colossi mondiali dello zucchero.
Il 52°bilancio, con un fatturato di 194 milioni
di euro ed un utile di 1 milione, è stato approvato con soddisfazione dai soci
aderenti, nonostante il mercato denunci ancora qualche difficoltà. Nel 2008 i
soci erano 3502, a distanza 6 anni, con un aumento del 67%, sono saliti a 5845.
Il 2014 è stato un anno da record sotto diversi
punti di vista:
la produzione delle bietole è stata di oltre 2 milioni
e mezzo di tonnellate, quasi il doppio del 2013, ed anche la resa per ettaro è stata
elevatissima, nonostante un andamento climatico non ottimale.
Nel 2014 COPROB ha portato avanti altre attività: ha
raffinato zucchero greggio per conto terzi pari a 50 mila tonnellate e per
il 2° anno ha prodotto energia elettrica da biogas, inoltre ha
costituito una nuova filiera per le biomasse che entro l' anno produrrà energia e prosegue
l’attività di ricerca per la produzione della bioplastica.
L'andamento del mercato dello zucchero non è
positivo, con un calo del prezzo del 30% a causa dell’eccedenza di produzione
mondiale, del calo del petrolio e della svalutazione della moneta brasiliana,
tuttavia COPROB è risultata il 2°player con il 23% delle vendite sul mercato
italiano che consuma 1.700 tonnellate di zucchero di cui solo il 25% è di
filiera nazionale.
Il bilancio 2014 è quindi positivo, anche se i
soci non avranno ristorno, ma un dividendo pari all' 1%.
Gli obiettivi futuri di COPROB sono difendere:
· le
quote di mercato, quindi mantenere la posizione sul mercato italiano
· aumentare
la competitività dell'azienda per ridurre i costi
·
migliorare la filiera italiana e sviluppare
partnership tra le imprese per la tutela del prodotto.
Livia Elena Laurentino