martedì 10 maggio 2011

Nu -Age: il progetto di ricerca internazionale che studierà una dieta su misura per overs 65, per vivere più a lungo e in salute.


Un esercito di 1250 volontari di cinque paesi (Italia,Francia,Gran Bretagna,Paesi Bassi e Polonia) monitorati da una grande equipe di dietisti,cardiologi,geriatri,genetisti e biologi, sarà oggetto di studi e di ricerca per i prossimi 5 anni, con l'obiettivo di migliorare l'alimentazione over 65 e farci vivere più a lungo, ma soprattutto più in salute.
Il Progetto NU-Age prevede un investimento di 9 milioni di euro,finanziato dal KBBE, con il coinvolgimento di 31 tra università,centri scientifici e piccole e medie aziende,non solo ma anche multinazionali come Nestlè,Kraft e Unilever.Nel 2030,in Europa, gli over 65 saranno cresciuti dal 25 al 40 % della popolazione  e il progetto Nu-Age, coordinato dall'immunologo Claudio franceschi dell'Alma Mater di Bologna scommette
sulla possibilità di contrastare e migliorare il processo di invecchiamento,sia fisico che mentale,attraverso un'alimentazione più sana e più completa.La dieta mediterranea sarà il punto di partenza, arricchita di nutrienti "strategici" come vitamine B12 e D,microbiotici intestinali e fibre. Verrà quindi suggerita la sostituzione di pane, pasta e riso normali con quelli integrali,l'inserimento di latticini arricchiti di calcio,un maggior consumo di verdure cotte,insalata fresca e frutta,al posto dei succhi, ed un aumento del consumo giornaliero di acqua.
 La piramide alimentare verrà rispettata,cercando di equilibrare le percentuali tra i vari settori a seconda delle necessità, nel rispetto delle abitudini e delle tradizioni alimentari, per questo nei paesi del nord Europa dove si riscontra negli anziani una carenza di vitamina D verrà consigliato l'utilizzo di alimenti che la contengono (come l'olio extravergine di oliva), anche attraverso corsi di cucina e nuove ricette per un coinvolgimento totale dei volontari.
Il progetto Nu-Age ha tra suoi obiettivi principali quello di prevenire il declino cognitivo.
Livia Elena Laurentino