Chi non conosce e non ama la Campania e soprattutto le sue
prelibatezze culinarie e i suoi vini?
Nicola e Salvatore Acanfora, partenopei doc, proprietari del Ristorante
Pizzeria Caruso , in via del Parco 13 a Bologna, in occasione del 26esimo
compleanno del locale, hanno pensato di far apprezzare in maniera diversa la
loro terra natia proponendo alcune “serate degustazione”. Da “Bollicine di
Primavera” - appuntamento con vini frizzanti e spumanti italiani - a “Caruso
Racconta…una serata tutta Partenopea” il passo è stato breve!
La proposta di
novità e prelibatezze campane, tutte a base di pesce fresco e magistralmente
preparato - dalle Millefoglie di alici (una sorta di parmigiana di alici), ai
moscardini su vellutata di fagioli di Controne (fagiolo
salernitano, piccolo di forma tonda, leggermente ovoidale dai semi
bianchissimi, senza macchie né occhi tipici) dagli sciurilli farciti
(fiori di zucca con ripieno di ricotta e salmone), ai tranci di tonno scottato
in crosta di sesamo, dai fusilli con colatura di alici di Cetara, alle cortecce
con vongole veraci e friarielli, per finire con la classica Delizia al Limone.
Una carrellata di eccellenze per il
palato alle quali il sommelier AIS Morris Bianconcini ha abbinato grandi vini: il Lacryma Christi Bianca Doc dell’azienda agricola De
Falco; forse meno conosciuto fatto con uva coda di volpe, vino secco,
leggero e indicato per gli aperitivi per la piacevolezza, la rotondità e la
chiusura secca dove si sente chiara una nota di mandorla.Un grande Greco
di Tufo Docg, il vitigno
più storico della Campania,arriva dalla Cantina de’ Monaci, piccola realtà irpina che produce
circa 30.000 bottiglie, che ben si prestano all’invecchiamento. E ancora un grande
e unico Fiano di Avellino Docg forse il più importante vino campano a bacca
bianca con grande struttura e finezza; un vino elegante chiamato un tempo
Plinio Apiarum visto che i dolci grappoli erano succulenti cibi delle api. Una
serata insomma, dove l’anima e la cultura partenopee l’hanno fatta da padrone! Clara Cremonini