Pro
Bononia
associazione culturale
Felsina, Bononia, Bologna sono le denominazioni con la quali la nostra città
ha attraversato i secoli della storia, tramandando attraverso le popolazioni
che si sono susseguite, un patrimonio culturale particolarmente ricco,
articolato e dinamico: non è stato per caso che a Bologna sia nata la più
antica Università d'Europa, né che i più importanti scrittori dell'800, “i
grandi viaggiatori”, facessero tappa a Bologna per visitarne i palazzi ricchi
di opere d'arte che facevano “tendenza”.
Un patrimonio inestimabile,
che - affinché non si disperda - deve essere rispettato e costantemente
valorizzato e divulgato nelle sue tante articolazioni e condiviso con tutti,
soprattutto a beneficio delle le future generazioni.
La straordinaria
accelerazione nei cambiamenti dei modi di vivere individuali e collettivi
accentua il bisogno di non disperdere i lasciti che ogni comunità eredita,
conserva e trasforma, soprattutto in una società come l'attuale, sempre più
composita ed eterogenea, che necessita di evolvesi in
una pluralità culturale che tenga conto delle diversità dei conviventi, ma
anche nella condivisione di un'identità radicata, per concorrere a progettare e
pianificare un futuro condiviso, superando incomprensioni e ostilità.
Conoscere e stimare il
patrimonio di una comunità significa divenire “eredi e protagonisti”, trarre un
senso di appartenenza ad una eredità culturale della quale si è partecipi,
fruitori e responsabili. Un progetto apparentemente
visionario, ma l' Associazione culturale Pro Bononia si è recentemente
costituita prprio con la finalità di unire e dare voce alle figure e alle competenze
in grado di valorizzare il patrimonio ambientale, culturale, storico-artistico,
scientifico e musicale di Bologna e del suo territorio.
L'associazione inizia la sua
attività con
due conferenze affidate al professore Eugenio Riccomini, grande storico dell'arte, che traccerà il
profilo della pittura bolognese, che egli ha tratto dalla famosa prolusione che
Roberto Longhi (insigne critico d'arte, per molti anni titolare della cattedra
di storia dell'arte dell'Università di Bologna) tenne all'apertura dell'anno
accademico 1934-35 dal titolo “Momenti dell'arte bolognese ed emiliana”.
Il
primo appuntamento previsto in Cappella Farnese, è il 24 febbraio alle ore 17.00, con il
titolo “Da Cimabue ai Carracci” . Clara Cremonini