Cersaie 2017 ha chiuso felicemente i battenti registrando un numero eccezionale di presenze (111.604 contro le 106.599 dell'anno scorso, +4,7%), grazie alla qualità dei prodotti in mostra – possibile per l'ingente volume di investimenti realizzati dall’industria ceramica italiana nel corso del 2016 e che stanno proseguendo nel 2017: un miglioramento nella dotazione tecnologica che ha prodotto un miglioramento particolarmente significativo della qualità realizzativa dei prodotti e nelle soluzioni estetiche. Sebbene Cersaie veda, come di consueto, la presenza di qualsiasi tipo di prodotto per la ceramica e l’arredo-bagno, regina di questa 35.a edizione del salone bolognese è stata la lastra, un elemento già abbastanza diffuso (l'espongono diversi produttori) che trova nella creatività delle diverse tecniche di lavorazione superficiale un mondo infinito di possibilità espressive. Ad esempio, qualche azienda ha già presentato la ‘carta da parati di ceramica’, una lastra da rivestimento a tutta altezza, con fughe ridottissime, facilmente lavabile e con disegni in grado di caratterizzare fortemente l’ambiente.
Ci sono già lastre di m.1x3 come anche di m.1.60x3.20, dove gli spessori diversi – che spaziano dai 3,5 mm ai 20 mm – consentono di poter essere utilizzate a pavimento, parete, in interno ed esterno, fino anche ad arrivare ai top per bagni e cucine. Grazie alle più moderne soluzioni di ancoraggio, si possono realizzare facciate che visivamente sembrano un unico monolite e con interessanti giochi di luce, nel caso in cui la superficie non sia perfettamente liscia. Altro valore aggiunto degno di nota è quello dell'efficienza energetica dell’edificio, che con queste soluzioni si riesce a gestire.

CERSAIE continua ad essere anche una “proposta” estetica di prodotti: relativamente alle ceramiche sono esposti negli eleganti stand: molti marmi, molte pietre, un po' meno legno, ci sono superfici che hanno come caratteristica il ritorno ad un cromatismo molto forte. La superficie piana della ceramica tende ad articolarsi andando verso la tridimensionalità degli effetti, ma anche delle stesse superfici, con un grande valore aggiunto.