lunedì 1 novembre 2010

SORANO ( Gr) – Esperienza di piacere tra storia e gastronomia.


Prima dell'arrivo del freddo invernale possiamo approfittare delle belle giornate che la stagione autunnale ancora ci offre,e programmare un breve viaggio in quella zona a sud della Toscana,che confina con il Lazio, ed è attraversata dalla Cassia.
La meta da raggiungere è Sorano,comune di circa 4000 abitanti, dove di può trascorrere un piacevole fine settimana all'insegna del benessere psico fisico e del piacere per il palato.
La storia fa la parte del leone, in questa cittadina che vanta origini antichissime tra Estrusco e Romani, e a testimonianza di quest'ultimi restano i famosi "i colombari" ed altri reperti disseminati sul territorio.Il borgo acquista notorietà nell'862 quando l'imperatore Ludovico II costituisce la Contea Aldobrandesca che durò fino al 1312.
Oggi a Sorano, a memoria del passato,c'è un ristorante famoso che porta il nome di Hosteria Terrazza Aldobrandeschi,nel quale è consigliata una sosta,per il menù proposto legato ai prodotti del territorio e per l'antica cantina scavata nel tufo e  mantiene la temperatura costante a 14° anche in estate.Appassionati gastro-turisti che prediligono l'atmosfera della campagna,si troveranno a loro agio all'Aia del Tufo, agriturismo che propone una squisita zuppa di fagioli,castane e porcini e altri piatti tutti con prodotti coltivati nei propri campi, inoltre c'è la possibilità di acquistare sott'olii, sott'aceto e marmellate.Sempre in zona nell'azienda agricola Riservo si possono acquistare straodinari pecorini di tutte le stagionature, mentre poco lontano dal Borgo medievale ha sede il salumificio Paesello,produttore artigianale di insaccati tipici, dalle coppiette alle salsicce passite,fino ai prosciutti,ma con una particolarità lavora solo maiali allevati a Camucia o Cortona. In zona sono molte le aziende che applicano l'agricoltura biologica o biodinamica, nel rispetto delle leggi di natura, lo fanno anche a Carla ed Edoardo, titolari della Sassotondo,azienda vitivinicola che produce un indimenticabile Numero 6,ovvero bianco di Pitigliano, un'ottimo San Lorenzo,ciliegiolo in purezza e il Franze, importante sangiovese. Ecco che anche un breve vancanza può rivelarsi una miniera di emozioni.
( Nella foto i Maremmani dell'Agriturismo Aia del Tufo) Livia Elena Laurentino